sabato 2 aprile 2011


Aleggia ancora l'ombra del sonno dov'eri prima distesa e le lenzuola sgualcite si tendono sopra le tue ginocchia serrate al petto con lo sguardo che richiama a sè qualcosa che arieggiava lontano: un sussulto non appena respiri la tua presenza e reclini il capo arruffato sussurandomi qualcosa fra le palpebre che sbattono violentemente prima di aprirsi del tutto alla mia attenzione:- ho visto Kashmir... non era solo -come fai a sapere il suo nome? - l'ho saputo ora, e anche lei... - hai visto Sibilla? - si... Alzo il busto sino ad circondarti con le braccia e a un fiato dal tuo orecchio ti invito a: - raccontami - Kashmir ha un'occhio di vetro, l'altro un profondo pozzo senza alcun suono, la folta barba ispida e scura come l'ombra della notte. Sibilla, la veggente, ha fluenti chiome brune alle cui estremità risuonano sonagli e un minuscolo diamante incastonato nella fronte. Apre le gambe dando alla luce una luna umida e carnosa. Kashmir è immobile come i picchi innevati che si distinguono dietro le spalle possenti e del muschio sul collo. Sibilla sembra reggersi alla sua immutabilità: interroga l'occhio di vetro, gettando le profezie nell'altro profondo pozzo senza alcun suono... prima che possano avverarsi... prima che simultaneamente ogni cosa possa accadere...- e l'uomo? - una statua nel mare di neve himalayano se ai primi bagliori d'aurora non aprisse la bocca ingoiando le carni lievemente bruciacchiate della luna; si allontanano poi, l'uomo con il sesso eretto e la donna umida della rugiada al pube appartandosi nella grotta da cui discendere nelle viscere della terra: rinnovano la forma dell'amore. Getti uno sguardo fuori come se cercassi qualcosa e sollevata al bagliore notturno accogli i miei baci e la mia pelle aderisce alla tua - sapranno i nostri nomi? - chi?- chi ci starà sognando! - li sapranno non appena saranno svegli.

" knight of cydonia "

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