domenica 17 luglio 2011

Mooooo.... mostra chiari segni di deperimento e l'incedere di una posata levata dalla nicchia di una credenza e messa da parte in attesa che il cielo schiarisca.. che il cielo schiarisca.. che il cielo sia testimone di questa canna fumante da cui un proiettile, in orrore di parabole, sfugge alla gravità conficcandosi nel lato oscuro del suo cranio.. nel lato oscuro del suo cranio dove in scena gli attori assistono alle fragorose risate degli astanti e dei diritti al veto... dei diritto al veto si torcono le budella annodandosi ricordi di quando ancora le labbra sapevano sussurrare il nome riconoscendone l'implicazione... il nome celato, il nome amato, il nome sussurato celato amato, il nome tanto maledetto da non aver adeguata punizione dagli dei in collera e smoking verde come la speranza di frusciare del vento fra le fronde dell'albero paralizzato da una visione vegetale.
Mostra chiari segni di follia sulla pelle e lo sguadro lucido come metallo scalfito da un grezzo diamante si ritira dal paesaggio come un ombra risucchiata da un pozzo senza un fondo dove ascoltare qualcosa che abbia senso qualcosa che abbia un sesso qualcosa che reciti la parte senza fare scena muta. Dovrebbe assecondare la tragedia dipinta al di quà del suo viso e mostrare buon teschio a fatale sorte. Fa proprio del suo meglio per sopravvivere alla desolazione del suo incedere del cuore

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