domenica 24 luglio 2011

Provando ogni sorta di incantesimo, indossando ogni amuleto talismano e manufatto di antica foggia si chiese come fosse possibile che la maledizione non fosse ancora stata sovvertita. Si chiese osservandone il volto addormentato fra due ali di capelli luminosi d'oro e lavanda. Molte vittime lo avevano condotto sino a lei: un perpetuarsi di cadaveri del proprio orgoglio e frammenti psichici ormai inutilizzati, ogni cosa aveva perso la sua funzione abbandonandolo. Si chiese cosa sarebbe potuto accadere se improvvisamente desta e immemore, prendendogli il volto fra le mani come qualcosa di fragile e caldo e portandoselo alle labbra schiuse da uno sguardo liquido,  avessero concepito nel breve tratto che conduce all'orgasmo di desistere da qualsiasi resistenza immergendosi nel piacere che prolunga il corpo oltre i propri confini. Non temere. Addentrati nel ventre di un uomo completamente disarmato. Circonda come una serpe innamorata la fonte del suo delirante piacere.

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