domenica 11 settembre 2011

Almost Monky ha ragione. L'ho capito solo ora, alle 01.40 di una notte qualsiasi. Non sono un essere umano, mi aveva inquadrato quel vecchio bastardo narcisista del cazzo. Ora è li che gongola. Mi tocca buttare giù questo boccone amaro e il fatto indiscutibile che non ho idea a  quale specie io  appartenga. Forse sono un fungo. Tossico a detta di chi abbia provato ad addentarmi.  Ma forse mancava la giusta preparazione, una corretta gestione del veleno, forse sarei in grado di condurti dove non esistono porte, dove tutto fluisce senza che si possano applicare altri concetti. Avrei dovuto avere qualche sentore quando una zanzara, una qualunque vecchia bastarda narcisista zanzara del cazzo, appena prima che la mia mano si abbattesse su di lei, mi ha intimato alzando un'ala di fermarmi e, ascendendo all'altezza dei miei occhi, ha colmato la distanza fra noi due versando lacrime di sangue dal suo beccuccio. Monky ci è giunto da altri percorsi. Notava come nulla si riflettesse in me; gli oggetti, le persone, qualunque cosa, appena investita dalla mia attenzione, svaniva, senza lasciare nessuna traccia in me. Nessuna relazione si instaurava. Nessuna emotività subentrava a colmarci di un caldo flusso animato dalla reciproca curiosità. Si direbbe che non abbia alcuna anima. Nulla di profondo da colmare, nulla di superficiale da mostrare. Solamente una spinta inerziale data dalla mia venuta al mondo... sono scivolato e continuo, sino a che creperò.

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