sabato 22 ottobre 2011

Attorcigliate al fuoco che divora l'albero le spire di braccia animate da un suono muto e dirompente. Sibilano le dita divaricandosi e pizzicando l'aria. Scricchiolii come sonagli di ossa e tendini allungarsi a colmare lo spazio compresso e dilatato, dilatato e compresso. Ad ogni respiro muta l'immutabile. Applico al movimento direzioni che non hanno ancora un nome: i pensieri si annichiliscono accecando il tempo. La carne come acqua adatta le forme alla propria sostanza.


kill the sexplayer  "

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