domenica 20 novembre 2011

The Fall. Hai mai visto the Fall? Immagini che ti lasciano senza fiato, non respiri, respirano i tuoi occhi, la tua vista, ogni tua attività risiede li.  Ti lasci proiettare. Una meditazione visiva. Hai mai visto una fiaba? Come eravamo una volta? La natura muore in me, la natura muore in te. La mia parola ha il ghigno di un folle, non ti affascina ma irrompe con fastidio ed orrore fra le tue vesti e un sesso che non ha più bisogno di stimoli e proiezioni. Il mio desiderio è corrotto. Ogni pensiero, ogni azione, ogni volta che ritorno trovo qualcosa di diverso in me. Persisto. Questa è la mia colpa. Non ho ancora compreso quale forza tenga saldi in me legami chimici che dissiperei, squagliandomi nel processo digestivo dell'esistenza.

l'iride come il cuore di un moscerino, annegato nel verde mare saturo di molluschi rossi. all'oscuro della congiura, si defila dalla luce, traghettatrice di urticanti informazioni che lo accecano come se avesse innanzi agli occhi un sole, ad accompagnarlo, proprio ad un palmo di naso. chiude gli occhi ed emette suoni. un pipistrello cammina per le strade senza fare molto caso a quello che attorno si delinea, anche perchè non c'è nulla di netto davanti ai suoi occhi se prova a socchiuderli ma un acquosa soluzione di punti e colori. dalla maga e ritorno. si sente come un elettrone, un pianeta che abbia abbandonato la propria orbita... cammina attirato dalle chiome rosse della strega il cui profumo giunge a stuzzicargli le narici. avrà già provveduto. la benda intessuta con liane ed estratti vegetali dalle proprietà profetiche. una formula magica per appropriarsi dell'oggetto, del suo potere. è come se la vedesse, già attorno ai suoi occhi, stretta e fresca, e la visione irrompe con il fragore di una cascata. deve sincronizzarsi. adattare i suoi gesti alla visione che si dispiega con qualche respiro di anticipo sulla trama degli eventi. oh che lucentezza, senza accecarlo le forme sembrano prendere il sopravvento e animarsi di rilievi che non aveva mai notato prima. la forma è la sostanza. ecco l'identità appena scoperta. i movimenti sono immersi in un latte candido e senza turbamenti... tutto pare adattarsi, come dire... vede l'energia danzare instancabilmente da innumerevoli eoni, e piange, commosse lacrime si posano sui petali d'asfalto mentre solleva il capo immergendosi nell'immenso volto cavo della notte

" the fall "

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