mercoledì 14 dicembre 2011


 L'eternità nella caducità. L'amore prorompe e sfiorisce come l'età. 
 Non ricorda molto del suo futuro, e pare che non se ne curi , seduto al caffè a sorseggiare qualcosa di caldo e inconsistente come i nomi che vorrebbe richiamare alla memoria e che gli sfuggono come i pochi granelli di zucchero che ancora resistono alla solubilità del liquido che dai suoi occhi si versa nel fondo della tazza. " quì almeno sembrate felici! " ... e quella esclamazione così spontanea e naturale lo attraversa come una particella senza massa e carica, da parte a parte, lasciandolo inerte come la fotografia che li raffigura. Nessuna emozione ha la forza e la necessità di persistere, ma dovrebbe almeno soggiacere dietro tutto una certa condizione di spirito che potrebbe aiutarlo a non sprofondare nelle bocche dell'euforia e della malinconia; il fondo della tazzina gli restituisce solamente un opaco riflesso del suo volto, denso come il fango che attenua ogni sua risposta, ogni sua domanda, tutto si perde nel labirinto delle sue impressioni. Vorrebbero risposte immediate, reazioni istantanee, come gli schizzi che giocano deformandosi sullo specchio d'acqua di un lago, una membrana che reagisce alle carezze del sole, al fiato caldo del vento, al tambureggiare della pioggia, senza frapporre insensate perdite di tempo. Eppure questa sua sensazione di tempo, reale più di ogni cosa che dovrebbe stimolare i suoi sensi, questo candore temporale entro cui affoga ad ogni stimolo riemergendo quando ormai nessuno più si cura della sua risposta, del suo gesto, della sua metamorfosi avvenuta fra le calde cosce di un'amante sotteranea, strazia le vertebre del suo presente. Guarda fuori, attraversa il vetro fino a soffermarsi su quella pozzanghera rossa che la città non si è ancora tolta dalle vesti e gli sembra di udire un sibilo fra le orecchie... si, ora ricorda la domanda che si portava sul dorso quella pallottola, e rinsavito con la risposta a fior di labbra si spegne come il sole dietro l'orizzonte della città: solo un acceso rossore sulla fronte persiste prima delle tenebre.

" ogni cosa che passa è solo una figura. Quello che è inattingibile qui diviene evidenza. Quello che è indicibile qui si è adempiuto. L'eterno Elemento Femminile ci trae verso l'alto " (Faust - Goethe)

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