martedì 24 gennaio 2012

Effetto domino. E' sotto gli occhi di tutti, non possiamo non renderci conto di quanto l'uomo, più che da concezioni etiche e religiose, è alla mercè dell'effetto domino. Non c'è scampo. A meno che tu non sia propriamente un uomo. Amianto le ha tentate tutte, magari non sempre con pervicace costanza, ma è ora di togliersi ogni menzogna di dosso. Lievita, spoglio e lievita. La prima menzogna la disse a sua madre, quando nacque, in forma di pianto, aveva sentito dire che tutti gli individui appena nascono emettono quel fastidioso stridio. Non era suo figlio, seppur ancora umido di quel ventre, non era suo figlio. Non era nemmeno loro amico, quando crebbe, seppur condividesse giochi e lotte e ginocchia sbucciate, non era loro amico. Lo sapeva, ma la menzogna già oscurava ogni principio di spontaneità. I primi amori, desiderò con tutto se stesso i primi amori che non ne colse nemmeno uno, continuando a desiderare. Le notti trascorse a trafiggersi, a trafiggere l'amianto, disperatamente augurando al suo sangue di mostrarsi per quel che era: non umano. Non seppe parlare. Non seppe confidare, consolare, lasciarsi andare, nel timore che emergesse quel che più di orrore colmava il suo cuore. Crebbe come un tratto di penna su un foglio di carta. Amò. L'esca lo colse del sentimento che nulla teme, che tutto travolge, amò, ma quella sua particolarità, quel suo esser così diverso dal resto degli uomini, seppur fosse una novità, venne a noia, palesando nella bocca muta quell'impotenza derivata dalla totale assenza di qualsiasi qualità. Nemmeno la danza, nemmeno la qualità della danza. Scrisse lettere pagane, sperando che qualcuno di loro fosse ancora vivo, e in ascolto. Tacque il vento, tacquero molecole , tace gaia, gaia e dolente. Morì, nella sua ultima e immensa menzogna, morì come un uomo, rivolgendo lo sguardo a qualcosa che oltre gli era sbarrato, per l'eternità. Si lasciò seppellire. Lasciò, tempo dopo, che le sue ossa venissero raccolte e conservate. In un luogo umido e buio, in un altro ventre.

" istrice "

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