sabato 11 febbraio 2012

Lamba osserva quell'uomo steso al suo fianco come se ancora non fosse del tutto sveglia o, mi suggerisce, come se fosse del tutto sveglia, troppo. E' già autunno. Già sfiorisce l'entusiasmo scoperto sotto le lenzuola; lo guarda come se non lo avesse mai visto, come se fosse un oggetto estraneo da ricondurre a qualcosa di noto. Se chiude gli occhi tutto è li, tutto il suo futuro assieme a quell'uomo, quel pene che pian piano si ritrarrà sempre più dal desiderio dei loro corpi, quelle mani che presto si stancheranno di scivolare sulla schiena di Lambda, sui suoi seni sodi... e quelle labbra, già vede il verme insidiarsi nei baci che si fanno sempre più lievi, sempre più distratti. Gli occhi non si soffermano, vagano impazienti trasportandoli lontano dall'intimità che dovrebbe mascherare l'affievolirsi della passione. Passione: l'amore conosce la passione? Lo ama, Lambda ama quell'uomo, è questo ora a spingere i suoi gesti a ricomporsi, a vestirsi; l'amore sarebbe la loro lenta e ineluttabile morte. Lamba non vuole che sia un sentimento a maturare, se matura, se cambia, non è più quello che era, e cosa mai potrà essere? No... non vuole che l'abitudine infida sfianchi e logori l'entusiasmo lasciando il posto a una sfatta conoscenza livida di risentimenti e disprezzo. Tutto si logora. Lambda è certa che rivedrà quell'uomo, in un'altra città, ha visto il proprio futuro, e sarà tutto come oggi, come prima sotto le lenzuola.. magnifico... ma se fosse rimasta, si sarebbero privati della delizia di innamorarsi nuovamente, anche se solo per il tempo di  una scopata.

" Diane "

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