lunedì 27 febbraio 2012

Sfoglia le annotazioni con matita apposte ai ricordi della sua vita; un passato la cui evidenza è ciò che tutti hanno sotto gli occhi, e ciò che neppure lui riesce a vedere, il sottosuolo dove brulicano famelici insetti. E' questa la prospettiva, devi addentrarti, impressionarti, altrimenti tutto pare idilliaco: la  pelle riveste una brutalità. Ha perso il senso di responsabilità per ogni cosa che accade, ha dovuto alleggerirsi e manifestare un grado sempre più evidente di estraneità, ha ripudiato ogni concetto di umanità, idolatria di genere per se stessi, affrontando l'immane trauma della civilizzazione. Con quali occhi sconci giudichiamo, eccolo! il nostro grave peccato, originale eppure così logoro, l'efferato antropocentrismo che ha obnubilato ogni nostra empatica attitudine. Ora ha solo occhi,  enormi e spalancati dal tramonto all'alba al tramonto.. .ora ha solo occhi per ascoltare. Sfoglia le rughe con dita tremanti, assorbendo l'inchiostro depositato da secoli di efferate manipolazioni; persino ora, si domanda quanto sia spontanea questa sua attitudine, quanto ci sia di incontaminato in lui. Ora si chiede quanto sia autentico il suo messaggio, apposto come ad un piccione sulle pale di eliche trascritte.

" lupo "

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