martedì 27 marzo 2012

Moci Jan, seppur sia un uomo che ha poca dimestichezza con le espressioni vivide dei sentimenti, tiene in gran conto gli stessi e, seppur pare un uomo che abbia poco a che fare con le emozioni, più per una sorta di intimo pudore e manifesta incapacità nell'espressioni degli stessi, ne è colmo e aprezza coloro i quali ne manifestano gradazioni e sfumature. Moci Jan è un uomo, ma questo non vuol dire nulla. E' conscio che la sua vita, da un punto di vista oggettivo, non ha più valore di quella di un cane o un gatto o un topo o una zanzara, seppur nefasta zanzara. E' comprensibile come, per ognuno di noi, la perdita di un animale con cui si si sono condivisi momenti di pura e semplice gioia e affetto sia naturalmente paragonabile alla perdita di una persona cara. Come potrebbe essere diversamente? Noi non abbiamo nessun privilegio su questo mondo, all'interno di questo universo. Batteri e uomini, insetti e piante, non credo che la Vita abbia preferenze di sorta, nemmeno la Morte. L'unico privilegio che riconosco è la condivisione di affetti, il puro e semplice riconoscimento di uno spazio all'interno di sè da condividere con la persona amata, con l'animale amato, con la pianta amata, e Moci Jan ama una persona, ama degli animali, e ama anche una pianta. Moci Jan si commuove alla commozione di una ragazza che piange il proprio cane abbandonarla...

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