mercoledì 18 aprile 2012

Si immerge nell'acqua lasciando come unico appiglio all'ossigeno il suo grosso naso. Teme di essersi rinsecchito troppo per riuscire ad assorbire tutti i liquidi dispersi in questi giorni, e nella notte appena trascorsa. Una spugna abbandonata nel deserto che ha perso la propria memoria cellulare. L'angoscia è stata l'unico elemento comune, il solo filo conduttore della miriade di sogni che lo hanno tormentato e di cui ricorda parziali immagini che si fanno via via più esili. E' stato un prolungato svegliarsi di soprassalto e riaddormentarsi all'odore acre del proprio sudore. Forse è stato anche ad un passo dal risolvere un caso che nel suo inconscio ha turbato l'opinione pubblica, come i famosi delitti del killer dello zodiaco, ripercorreva le tracce di un mangianastri, la voce di una ragazza... deve aver viaggiato lungo mondi onirici collegati fra loro da un fiume impetuoso di gorghi emotivi intrappolati fra le fauci di mostri che si ingoiavano l'un l'altro in frenetica successione. Immerso nell'acqua, con la sola pinna del suo naso a sondare l'aria, attende con la pazienza di un antico predatore che qualche disperato significato si faccia largo fra le pieghe della sua carne rinsecchita.

" razzi arpia inferno e fiamme "

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