sabato 30 giugno 2012

Vestito di tutto punto, nemmeno una virgola fuori posto, appena uscito da una parentesi senza richiuderla dietro di sè, allunga la mano posandogliela sulle guance, ritraendola subito, imbarazzata, come se non fosse abituata o non sapesse la sua mano come suggerire un conforto. Il caldo rende liquidi gli sguardi di entrambi: si distendono sul prato come olio riscaldato s'una padella confondendo fra loro gli sguardi arpionati alle poche nubi che si dissolvono non appena illudono la similitudine con qualche forma riconoscibile. 
" Un topo rode continuamente il midollo che ricresce della stessa misura del boccone inghiottito dal topo. "
" Chi, cosa invidi? "
" Volgi mai la tua attenzione agli insetti, alla polvere, agli eventi microscopici? I particolari meritano maggiore riguardo, i dettagli... io sono, tuttora, un uomo generalizzato ai suoi occhi, eppure... invidio l'uomo comune che  rende a suo agio ogni situazione... non sono un uomo, nemmeno un orso.. cosa sono? "
" Qualcosa che ancora non ha la forza di crescere. Sei avvolto nella tela di concetti che nutrono un mondo immaginario. "
" Che importanza potrei mai avere nell'economia dell'intera esistenza? Spiegamelo! "
" Nessuna, o magari l'intero universo non potrebbe fare a meno di te, come di me, come di ogni essere; nessuno possiede una visione istantanea posta al di fuori dello spazio e del tempo per poter considerare l'opportunità o meno di certi incidenti, di certi avvenimenti. Non affannarti cercando significati che non possono avere alcuna attinenza con la realtà che continuamente eviti come se il tuo unico dono fosse l'agilità che ti permette di schivare le freccie dense di avvenimenti che ti scorrono incontro... dammi la mano, ora.. "
" Non saprei... non saprei come stringerti... "  
" Hai dimenticato come sentirti uomo... "

" This Love "

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