mercoledì 19 settembre 2012

Trafelato, posandosi di fronte a me, si piega in due per riprendere fiato mentre con l'indice alzato mi chiede di aspettare solo un attimo, un attimo, suppongo, e mi spiegherà ogni cosa.
- Ho corso, dice, e il mio cuore galoppa ancora.
- Non hai ancora imparato a domarlo, sei sempre il solito, alla mercè dei tuoi organi.
- Falla finita.
- Tu invece comincia col raccontare, oppure inizierò a correre costringendoti a stare al mio passo.
- Bastardo, sbotta Trafelato, figlio di un cane. Devi aiutarmi, devi interpretare questo segno.
Apre la bocca rivoltando il labbro inferiore sulla cui carne scorgo delle bruciature; riconosco alcuni segni, li riconosco non avendoli mai visti primi.
- Simbolo
- Questi segni?
- Non solo, è tutto l'insieme, quelle lettere e il luogo dove sono state vergate.
- Il mio labbro! Cosa vorrà mai dire?
- Lo ignoro.... racconta.
- Una donna, ricordo solo dei capelli biondi e la luminosità dei suoi occhi... sulle mie labbra appoggia il palmo della sua mano sul cui dorso scocca un bacio che avverto come un fuoco discendermi in gola. Mi sveglio improvvisamente cercandola, come se fosse ancora lì accanto a me... la cerco ovunque, è da questa mattina che la cerc0, prima ancora di accorgermi di questo.... simbolo.
- Sembra un sigillo. Cosa custodisci, cosa ti ha riversato?
- Non lo so... non ricordo... era bollente, è l'unica sensazione mi è rimasta impressa, oltre... quei segni.
Trafelato sospira, lungamente, come riversandosi completamente fuori da quel suo corpo afflitto dal turbamento. Rovescia gli occhi che tornano più luminosi che mai. Un nuovo vigore pare scuoterlo, dissipa il surplus d'energia tremando in ogni fibra. Ha sussulti che scuotono il terreno d'un ritmo indiavolato. Sorride. Mi sorride e corre via, inghiottito dall'orizzonte che si tinge, in quel momento, di un lieve rossore.

" Death note's theme "

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