domenica 2 dicembre 2012

Come due astri a cui fosse vietato riposare, simultaneamente, nello stesso cielo, abbiamo affidato al crepuscolo le lettere diffuse dal chiarore dei nostri sentimenti. Il messaggero non ha mai sollevato il lembo di carne dal nostro petto per sbirciare fra un battito e il successivo; risplendeva nei nostri occhi l'evidenza di una aurora che ci avrebbe sorpresi, caldi e umidi, abbracciati al risveglio sotto lo sguardo dello stesso cielo. Prima di spogliarci, abbiamo indossato gli strati di nervi e sangue e fibre e atomi che l'un l'altra ci eravamo mostrati come pegno di autentica spontaneità. Poi ci siamo fatti belli. Dopo esserci annusati, ci siamo fatti belli per mostrarci al mondo intero.

" Quello che "

2 commenti:

  1. e il mondo intero ha apprezzato la bellezza di cui ci siamo vestiti

    RispondiElimina
  2. anche lo spazio bianco apprezza i luoghi dell'anima che abbiamo ampliato

    RispondiElimina