venerdì 1 marzo 2013

Punto Primo. Siamo Populisti? Ebbene si! L'accezione spregiativa con cui si colora il termine è frutto di una manipolazione semantica operata da politici e media. Per estensione: noi, il popolo, o meglio consumatori come vorrebbero che noi oggi fossimo, siamo disprezzati dai politici e dai media che reggono le brache ai politici.

Punto Secondo. Antipolitica. Come può esserci antipolitica in qualcosa che ancora, fino ad oggi, non ha mai avuto l'opportunità e la facoltà di governarci? Questa manipolazione è ancora più sottile, operata dall'antipolitica che fino ad oggi, dalla seconda repubblica in poi, ha avuto modo e metodi di governarci.

Punto terzo. Non hanno capito un cazzo, o meglio, persistono nella propria incapacità di comprendere il popolo e le pulsioni che lo animano. La classe politica e i media, dall'alto delle proprie facoltà intellettuali, oltre che economiche, non hanno compreso l'appeal che un movimento, che si rivolge al ventre, al cuore, e alle tasche dei cittadini, esercita enunciando i propri punti programmatici in modo chiaro e diretto, dando alla parola il senso e la potenza che le è propria: la speranza.  Va da sè, e con il resto del mondo, che posso anche sublimare le mie energie in disquisizioni intellettuali ed astratte se me ne restano, se ho un surplus da investire, se le mie tasche, il mio ventre, e il mio cuore sono appagati.

Punto quarto. Consideriamo la possibilità che, dopo anni, e anni, possa finalmente esserci una svolta in questa italia dormiente. Non siate afflitti, anche in alcuni di coloro che hanno votato il movimento leggo questa afflizione. I voti ai due maggior partiti che si sono alternati in italia si sono dimezzati o quasi, e non si parla di migliaia di voti, ma di milioni di voti, cioè di persone che non hanno più fiducia in loro. Non era questo che molti di noi volevano? Non è questa una opportunità da sfruttare operando in un parlamento rinnovato sia negli interpreti, che nella loro età? Non è vero che non si può governare. Si deve. Abbiamo votato perchè fosse questo il risultato, almeno per la maggioranza che ha portato il movimento ad essere il primo partito in italia. I punti sono semplici e chiari. Se ci fosse lungimiranza nella coalizione che ha il diritto e il dovere di governare si dovrebbe partire proprio da questo. I famosi pochi e chiari punti che l'antipolitica che finora ha giudato il paese ha completamente snobbato tartassando i soliti noti, noi, il popolo. Cominciamo da lì, abbiate il coraggio di cominciare da lì. 

Punto quinto, affine nel senso al quarto. Noi che abbiamo votato il movimento, perchè alcuni di noi pensano che ci si debba alleare con la coalizione di centro-centro-centro- e poco sinistra? Se avessimo voluto ciò avremmo dovuto votarla, non trovate? E' la coalizione di centro-centro-centro e poco sinistra incaricata di formare il governo che deve farsi carico di cio che la maggioranza dei cittadini, che ha votato il movimento, chiede che sia realizzato senza alcun se e ma. Altrimenti si faccia da parte e lasci l'incarico al movimento.

Punto sesto. Il movimento ha intercettato e canalizzato molte passioni che sarebbero potute sfociare in derive fasciste (vedi altri paesi europei) o in moti violenti. Con cio non dico che sia meglio. Ma cari politici e media, siatene sollevati. Il populismo è incazzato, ferocemente incazzato.

Punto settimo. L'europa ci guarda. L'america. I mercati. Le borse. Bene. Ci guardino. Ma chi vive in italia, chi soffre giorno dopo giorno cercando di far quadrare i conti? Chi vota in italia? L'europa? L'america? I mercati? Le borse? O gli italiani?

Punto ottavo. Mi sono sempre chiesto chi sia ad appiccare il fuoco quando ci vengono a dire che in borsa si sono bruciati miliardi e milardi di soldi. I soldi non svaniscono. E' una forma di energia, e l'energia non si crea ne si distrugge. Smettetela di dirci cazzate. Da qualche parte questi soldi vanno, o restano, e tornano, e potrebbero tornare.

Punto nono. Qui mi fermo, ma non per questo mi siedo e mi appisolo

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