giovedì 4 luglio 2013

N.

" Quale può essere la nostra sola dottrina? - Che nessuno dà all'uomo le sue qualità, nè dio, nè la società, nè i suoi genitori e antenati, nè egli stesso. Nessuno è responsabile del fatto di esistere, di essere fatto in questo o in quel modo, di trovarsi in queste circostanze, in questo ambiente. La fatalità del suo essere non va scissa dalla fatalità di tutto ciò che fu e che sarà. Egli non è la conseguenza di una sua propria intenzione, di una volontà, di uno scopo, con lui non si tenta di raggiungere un ideale di uomo o un ideale di felicità o un ideale di moralità.... Noi abbiamo inventato il concetto di scopo: nella realtà lo scopo manca. Si è necessari, si è un frammento di destino, si appartiene al Tutto, si è nel Tutto - non c'è nulla che possa giudicare, misurare, paragonare, condannare il nostro essere, perchè ciò significherebbe giudicare, misurare, paragonare, condannare il tutto... ma fuori del Tutto non esise nulla! Che nessuno sia più reso responsabile, che non sia consentito ricondurre a una causa prima la natura dell'essere.... solo questa è la grande liberazione - solo così si ripristina l'innocenza del divenire.. " (Nietzsche - Crepusolo degli idoli )

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