lunedì 2 settembre 2019

umido e gratificato da un appiglio mancato, dilatandomi ho smarrito il confine del mio corpo. E' una questione di idraulica. Il sangue perde lo slancio attraverso canali dilatati e si ritira in circolo prima ancora che possa lambire il cervello. E' una questione di pochi secondi. Pochi click. Attimi. Ho mancato l'appiglio che pensavo mi sostenesse. E' questione di umido e dilatandomi pochi click. Ho mancato prima ancora che pochi secondi. umido e gratificato click. Rinvenni e attimi. Tornai e mancato. Ho mancato e si ritira in circolo prima ancora che rinvenni il cervello. Tornai e richiamai il mio corpo. Era distante, distante e umido. Era ai tropici. Abbeverandosi le fiere e umili liane alla mia pelle. Colmai bacini. Trasudai emissari e ambasciatori. Colonizzai la Luna Marte e i canali desolati. Tornai e rinvenni e attesi le forze rinsaldare l'antico legame con leggi meccaniche. Avvicinandosi i lembi adeguandosi alla cosueta taglia che calzava ancora a pennello. Tutto come prima, come prima che mancai l'appiglio, come prima che umido rinvenni e andai e attesi e esitai. Se potessi tornare indietro e sostenermi così all'appiglio mancato, se potesse tutto come prima che fossi oppresso da questa sensazione come di cocente delusione. Come prima che m'opprima gratificato e dilatandomi alla consueta taglia rinsaldare l'antico legame.  

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