lunedì 27 giugno 2011

Revival... Carmilla li adora, ricordi Carmilla? Ricordi qualcosa? Disse a Carmilla che avrebbe voluto vederla ballare, a lei piace ballare, lui è un legno, lei leggiadra, ma non ebbe mai l'opportunità di vederla ballare. Sì, si disse che desiderava vederla ballare, ma furono molte le promesse che fece, molte le parole pronunciate, alcune dalla gola si staccavano come stalattiti frantumandosi a terra. Non c'è paragone con l'eleganza dell'acqua. L'acqua cadendo a terra improvvisava danze dal ventre morbido. Abbracciare i demoni, questo era ancora possibile. I demoni non muoiono, ritornano, e pensare che era già sopravvissuto nonostante avesse fatto del suo peggio per occultarsi. Carmilla e i denti bianchi come avorio. Staccandosi dall'ombra di una candela e posandogli le labbra alle orecchie come farfalle resuscitate dallo stomaco, farfalle che erano morte, crepate, gli disse:"adoro avvicinarmi ai tuoi occhi e berne, adoro quel piccolo spazio fra le nostre pupille prima che si chiudano aprendosi alle labbra, adoro perdere la consistenza delle mie forme nuda d'acqua e umori, adoro avvicinarmi alle tue dita come vento e precipitare sulle tue labbra come pioggia."
Non fu confortante, altre labbra bramava, altre mani a reggergli il capo, altro... doveva starsene zitto, non poteva esigere che mancasse come a lui mancava, come a lui tutto mancava, come persino una pallottola con ali di farfalla lo avesse mancato.

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