giovedì 10 maggio 2012

Un bel tipo. Proprio un bel tipo, a cui piaceva ripetere le cose due volte, due volte, anche più volte, più volte. Un bel tipo si chiede quale utilità possa avere, alla fine della fiera c'è sempre un orizzonte dove tramontare, deporre ogni vanità, orgoglio, e soprattutto l'ardente impulso che ancora una volta ha tremendamente represso, evitando di lasciarsi travolgere e fluire nel bel mezzo di una ondata carica di male parole e nocche disfatte contro il muso, se solo avesse avuto davanti quel muso. Un bel tipo, la cui soddisfazione principale è riservarsi una eventuale vendetta, gustata fredda... ghiacciata... alla prossima era glaciale. Non prova piacere a sfogare il proprio istinto ma, a dominarlo, domarlo. Una pressa fra le sue costole riduce tutto in lamine sottilissime ridotte in polvere dalla mandibola affilata di denti d'acciaio che ruota senza sosta nelle sue viscere. Lucy caga diamanti. Grezzi. L'esca è sempre la stessa, da tempo immemorabile, e la invidia, il bel tipo la invidia, invidia ogni cosa che riduce la sua stima alla tetra considerazione di una improrogabile necessità di affrontarsi e riversare su di sè ogni improperio e violenza che avrebbe desiderato avere altro sfogo, altro da sè... ma doma anche l'istinto di infliggersi quel dolore che un tempo sfregiava con aggraziate arcate le borse vuote dei suoi occhi, sottolineandone la crudeltà con arazzi meticolosamente delineati da un rasoio da cui fiorivano sublimi perle rosse. Lacrime d'ira e frustazione, insipide, insipide e palpitanti. Si guarda attorno, ondate ritornano a sè come un sonar radiante, gli oggetti si sono tutti ritirati nelle cripte cieche insediate negli angoli della stanza, terrorizzati dalla prospettiva di andare in frantumi e perdere così qualsiasi dignità di forma, forma che il bel tipo vorrebbe armonizzare, mostrare in modi accattivanti, strappare sorrisi, strappare barlugi dagli occhi, strappare i tessuti anonimi delle emozioni che risuonano intorno a lui. L'energia muta, le forme mutano, perchè non dovrebbe riuscire? Perchè non accogliere braccia che lo stringono a sè, e ricambiare, perchè non lasciarsi scaldare dal tiepido tocco della carne e, ancora più in profondità, perchè non lasciarsi sconvolgere dalle correnti di emozioni che incessantemente l'umanità mette in moto, assorbe e rilascia, stratificandosi entro trame di relazioni fitte quanto le ragnatele di un enorme e infaticabile ragno. Perchè non cedere alle lusinghe? Perchè tormentarsi bel tipo? Tira fuori il cazzo e dissemina la terra dei tuoi sgorbi.

" mad season "

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