sabato 7 gennaio 2023

E IO...

E io, approfitto del vento
di ogni congiunzione, maestrale e bonaccia...
la deriva dei sentimenti
eran un unico pulsante grumo 
ero adatto alla sopravvivenza
a risentirmi l'eco stonata
a prendermela per un nonnulla e ad uccidere idoli
sterminati, uno dietro l'altro cadaveri ammucchiati
sterco per qualcosa di migliore
di più bello che sarebbe potuto germogliare
crescere e fiorire
non prima d'aver accoppato l'ultimo
idolo me stesso
ero un unico pulsante grumo
contratto inadempiuto che il tempo s'era cristallizzato
e lo spazio ignoto
ed io ignoto
E io, aprofittai del vento
di un sasso gettato nella palude
mi scossi scuotei di dosso un brivido spalancai gli occhi
spalancai il cranio
si mosse ogni cosa
ridistribuendosi
quasi come fosse pazzia lampi dagli occhi emettevo raccoglievo
raccoglievo emettevo respiro come mai
come le piante le radici 
come il fondo che dietro i quanti e quark e quant'altro
fu come se fossi il campo
quel campo dove ogni cosa si svolge
si smaschera
si presenta qual è
E io, migrai
transumai
lasciandomi andare s'una distesa che ero io stesso
alla deriva osservando come tutto facesse parte
d'una unica volontà di consapevolezza. 
 

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