Jung: " Per quanto ci è dato conoscere, l'unico significato dell'esistenza umana è di accendere una luce nelle tenebre del puro essere. Si può benissimo supporre che, come l'inconscio agisce su di noi, così lo sviluppo della nostra coscienza agisca sull'inconscio! "
E' una supposizione plausubile, fra tutte quelle che si interrogano sul senso della vita. Per quanto mi riguarda, ho sempre gradito l'idea, supportata dalla feconda immaginazione indiana, della forma di un Visnu che dorme sognando l'universo, trasudandolo dalla sua pelle, come una proiezione olografica, giusto il tempo di un suo respiro. Quindi, innumerevoli universi, che si dilatano e contraggono, diastole e sistole. Forse lo aveva intuito anche Shakespeare: " Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d'un sogno è raccolta la nostra breve vita."
I poeti sono così vicini a smascherare i segreti dell'cosmo.
E' affascinante. Per quel che mi concerne, non avendo la feconda immaginazione orientale, potremmo essere tentativi dell'Universo di conoscere se stesso. Esperienze che si accumulano, tessere di un mosaico ancora sconosciuto, in divenire. E l'unica incombenza che mi riservo di attribuire alla vita, alla nostra esistenza, riguarda lo sviluppo della nostra comprensione, il cui unico fine potrebbe essere quello di riconoscerci l'un l'altro. Non vedo altro scopo, se non quello di celebrare costantemente questa prezioso accidente che è la nostra vita. Questa è l'unica missione che ritengo plausibile realizzare. Poi, se avremmo contribuito a consegnare un barlume di consapevolezza a quel qualcosa, il cui intento è ritrovarsi, tanto meglio.
lunedì 2 giugno 2025
mercoledì 23 ottobre 2024
sabato 5 ottobre 2024
venerdì 6 settembre 2024
Quante volte aveva immaginato, potrebbe considerarsi un esercizio, la propria morte.
Non che le avesse contate, ma si svuotava d'ogni cosa, di pensieri, di sensazioni, di sè stesso per così dire, e poi non che ci fosse qualcosa, non rimaneva più nulla, eppure era ancora vivo, nonostante non ci fosse più nulla, era ancora vivo ad immaginarsi la propria morte.
Ed ecco che lo prendeva poi una commozione, lo prendeva tanto si stupiva che ci fosse ancora qualcosa, e si commuoveva presenziando alla propria morte.
Come se si stupisse che quel suo corpo volesse ancora vivere, la volontà della materia vivente, gli imperativi della carne e delle cellule e forse anche dei batteri, era una forza a cui quel pensiero doveva soccombere.
Gli restava solo d'immaginarsi, come fosse un esercizio, la propria morte.
venerdì 29 marzo 2024
Individui di buon cuore, gentili, amorevoli, generosi
cristalli di ghiaccio ben disposti, mai uguali l'uno all'altro
come fiocchi di neve, come tutto appare simile da lunghe distanze
come tutto si adegua alla prospettiva
Individui di buon cuore, prosperate, diffondetevi
non abbiate timore
preservatevi di mutazione in mutazione perpetuandovi
siate quell'antidoto allo sterminio
Individui di buon cuore
E chi quel buon cuore deve ricrearlo
istante dopo istante
che s'aguzzano gli artigli e scintillano gli aculei
come d'istinto
o velandosi di noncuranza
E chi istante dopo istante
deve dissuadere la sua natura
la natura di cui attorno si è circondato
come a ripararsi
come a bandirsi
e chi supponendo di preservarsi s'accorse di quanto fossero
profonde e solide quelle mura
affilati e aguzzi gli artigli e gli aculei
e istante dopo istante
deve dissuadere quell'istinto ormai sedimentato
e mostrarsi con grazia al mondo
ritrovando quel buon cuore in un riflesso
Non ho nulla da lasciare al mondo
se non molecole e rinnovata energia
sabato 24 giugno 2023
Vivi nascosto
Occultami, palpebra della fronte, ristorami d'ombra
Vivi nascosto
Fra la gente, in mezzo ai popoli, senza una maschera a svelarti d'intorno
Vivi nascosto
Leggero, asseconda la gravità, asseconda il contenitore, sii contenuto
Vivi nascosto
sotto l'egida d'una mente stabile, compatta, che possa soccorrerti
Sonda l'ignoto, vivendo nascosto
lunedì 24 aprile 2023
Sull'erba sdraiato accogliendo del sole il respiro
il cinguettio degli uccelli
lo stormire delle foglie che rivelano il vento
il fruscio degli insetti.
Diffondo la preghiera senza scopo
senza intenzione.
Non conoscendola non dubito della divinità che lambisce al mio respiro
della tacita invocazione
che nulla chiede per sè e per stessa
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