mercoledì 23 ottobre 2024

Il segreto è che non ho più paura
non ho più paura
non più di quanta ne avessi quando avevo paura
adesso non ho più paura
adesso che non ho più paura
esitante è a schiudersi le labbra
per paura
per timore
che possa sfuggirmi d'inciampo il segreto
il segreto che non ho più paura
 


sabato 5 ottobre 2024

 " I nostri errori sono necessari, sono necessari per sviluppare la nostra individualità, e vanno riconosciuti nel loro vero significato per aiutarci a liberarci veramente " , cosi ho letto dalla Mitobiografia di Bernhard.

 E così qualche tempo fa parlai e incontrai un amico che da parecchio mi sgusciava via e lui disse la stessa cosa di me! E allora ci fermammo dentro una tazza bollente di caffè a parlare e poi mi disse qualcosa che ho ritrovato in questa frase che così estrapolata può non significare nulla o troppo e quindi ancora più nulla ma mi confidò, raccontandosi, che a volte riandava ad alcuni momenti della sua vita, e intensamente le emozioni lo scuotevano, momenti in cui avrebbe, con il senno di poi, agito diversamente, tutta quella serie di errori e cantonate e imbarazzi... oh mi disse, proprio con queste parole, quanti impacci. Mi disse che ripensandoci si sentiva come allora, furioso o imbarazzato a disagio o in colpa, comunque inadeguato, e che per un attimo ha inteso, e se come sono ora, potessi rimettermi in quei panni e tirarmi fuori con brillantezza e acume e con totale padronanza? Una domanda retorica mi parve al momento, ma non subito dopo perchè senza trasalire mi confidò che no, non sarebbe come è ora. Tutti quegli abbagli, e frustrazioni e sconforto anche, tutta l'erosione di quello che credeva di essere, tutto lo sfacelo insomma, è come se lo avesse guidato ad essere come è ora. Non migliore. Non più opportuno. Solo un poco più consapevole, ma giusto un sospiro, e ad accettarsi, senza più sprofondare nell'inadeguatezza. Ecco, mi disse, sarei come ora? Forse la mia vita sarebbe diversa, forse sarei collettivamente più realizzato, ma sarei in grado di vedermi, come ora, distintamente riflesso? Alzandosi si diede un ultimo sguardo allo specchio, con la coda dell'occhio come quando nel cielo sorprendi le stelle svelarsi prima di occultarsi nuovamente. Un cenno come a dire non perdiamoci di vista.



venerdì 6 settembre 2024

 Quante volte aveva immaginato, potrebbe considerarsi un esercizio, la propria morte.
Non che le avesse contate, ma si svuotava d'ogni cosa, di pensieri, di sensazioni, di sè stesso per così dire, e poi non che ci fosse qualcosa, non rimaneva più nulla, eppure era ancora vivo, nonostante non ci fosse più nulla, era ancora vivo ad immaginarsi la propria morte.
Ed ecco che lo prendeva poi una commozione, lo prendeva tanto si stupiva che ci fosse ancora qualcosa, e si commuoveva presenziando alla propria morte. 
Come se si stupisse che quel suo corpo volesse ancora vivere, la volontà della materia vivente, gli imperativi della carne e delle cellule e forse anche dei batteri, era una forza a cui quel pensiero doveva soccombere.
Gli restava solo d'immaginarsi, come fosse un esercizio, la propria morte.

venerdì 29 marzo 2024

 Individui di buon cuore, gentili, amorevoli, generosi
cristalli di ghiaccio ben disposti, mai uguali l'uno all'altro
come fiocchi di neve, come tutto appare simile da lunghe distanze
come tutto si adegua alla prospettiva
Individui di buon cuore, prosperate, diffondetevi
non abbiate timore
preservatevi di mutazione in mutazione perpetuandovi
siate quell'antidoto allo sterminio
 Individui di buon cuore
 
E chi quel buon cuore deve ricrearlo
istante dopo istante
che s'aguzzano gli artigli e scintillano gli aculei
come d'istinto
o velandosi di noncuranza
E chi istante dopo istante
deve dissuadere la sua natura
la natura di cui attorno si è circondato
come a ripararsi
come a bandirsi
e chi supponendo di preservarsi s'accorse di quanto fossero
profonde e solide quelle mura
affilati e aguzzi gli artigli e gli aculei
e istante dopo istante
deve dissuadere quell'istinto ormai sedimentato
e mostrarsi con grazia al mondo
ritrovando quel buon cuore in un riflesso
 
Non ho nulla da lasciare al mondo
se non molecole e rinnovata energia
 


sabato 24 giugno 2023

Vivi nascosto

Occultami, palpebra della fronte, ristorami d'ombra 

Vivi nascosto

Fra la gente, in mezzo ai popoli, senza una maschera a svelarti d'intorno

Vivi nascosto

Leggero, asseconda la gravità, asseconda il contenitore, sii contenuto

Vivi nascosto

sotto l'egida d'una mente stabile, compatta, che possa soccorrerti

Sonda l'ignoto, vivendo nascosto

lunedì 24 aprile 2023

 Prego
Sull'erba sdraiato accogliendo del sole il respiro
il cinguettio degli uccelli
lo stormire delle foglie che rivelano il vento
il fruscio degli insetti.
Diffondo la preghiera senza scopo
senza intenzione.
Non conoscendola non dubito della divinità che lambisce al mio respiro
della tacita invocazione
che nulla chiede per sè e per stessa
 

sabato 7 gennaio 2023

E IO...

E io, approfitto del vento
di ogni congiunzione, maestrale e bonaccia...
la deriva dei sentimenti
eran un unico pulsante grumo 
ero adatto alla sopravvivenza
a risentirmi l'eco stonata
a prendermela per un nonnulla e ad uccidere idoli
sterminati, uno dietro l'altro cadaveri ammucchiati
sterco per qualcosa di migliore
di più bello che sarebbe potuto germogliare
crescere e fiorire
non prima d'aver accoppato l'ultimo
idolo me stesso
ero un unico pulsante grumo
contratto inadempiuto che il tempo s'era cristallizzato
e lo spazio ignoto
ed io ignoto
E io, aprofittai del vento
di un sasso gettato nella palude
mi scossi scuotei di dosso un brivido spalancai gli occhi
spalancai il cranio
si mosse ogni cosa
ridistribuendosi
quasi come fosse pazzia lampi dagli occhi emettevo raccoglievo
raccoglievo emettevo respiro come mai
come le piante le radici 
come il fondo che dietro i quanti e quark e quant'altro
fu come se fossi il campo
quel campo dove ogni cosa si svolge
si smaschera
si presenta qual è
E io, migrai
transumai
lasciandomi andare s'una distesa che ero io stesso
alla deriva osservando come tutto facesse parte
d'una unica volontà di consapevolezza.